Il bridge al GIMAT giornate della matematica

Domenica 14 Ottobre 2018 08:54 Liana Santoro
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Alla terza edizione di GIMAT (Giornate di studio dell’Insegnante di Matematica) sarà presente anche il Bridge. L’appuntamento tramite il quale gli insegnanti si aggiornano, si confrontano fra loro e condividono idee è in programma all’Università di Catania venerdì 19 e sabato 20 Ottobre.

Il tema di quest’anno è: “giocare con la matematica: dall’apprendimento informale all’apprendimento formale”. Il Bridge, riconosciuto dal CONI come disciplina sportiva associata, è un’attività ideale per gli alunni di ogni grado scolastico per divertirsi esercitando l’abilità di calcolo e la logica e per familiarizzare con concetti complessi come il calcolo delle probabilità.

Uno studio scientifico americano ha dimostrato che questo sport della mente migliora sensibilmente le prestazioni intellettuali dei bambini in età scolare (misurate con l’Iowa Test of Basic Skills – ITBS) in tutte e cinque le aree testate: lettura, linguaggio, matematica, scienze, studi sociali (Christopher Shaw – Carlinville IL – http://web2.acbl.org/documentLibrary/teachers/statisticallyspeaking.pdf)

Una ricerca condotta dall’Università di Tor Vergata ha stabilito che il Bridge migliora le abilità sociali (comportamento cooperativo) (2014, Becchetti, Fiaschetti, Marini – Tor Vergata – http://www.siecon.org/online/wp-content/uploads/2014/10/Becchetti-Fiaschetti-Marini-167.pdf). Nell’ateneo romano, lo “sport della mente” è stato inoltre sfruttato per spiegare agli studenti di Economia e Diritto sofisticati concetti della “teoria dei giochi”, come la scelta ristretta.

Al GIMAT, il laboratorio dal titolo “13 carte per aiutare la fortuna. Scommettere col bridge sulla probabilità di vincere” sarà tenuto da Giuseppe Borzì e Paola Caruso venerdì 19 ottobre alle 16:50 in un’aula del blocco 14 (facoltà di ingegneria). A tutti gli insegnanti il Bridge verrà presentato tramite il Kahoot, un gioco interattivo che permetterà di scoprire nel più divertente dei modi quali siano le potenzialità di questo sport della mente.

Sarà inoltre presente uno stand in cui i docenti e i loro studenti potranno sperimentare in prima persona il Bridge. Spesso si è portati a pensare che sia un gioco complicato, ma grazie all’innovativo metodo didattico della “Lezione zero” è in realtà possibile sedersi al tavolo da subito e in pochi minuti cimentarsi nella propria prima partita. L’aula per la “Lezione zero” sarà la numero D 21 del blocco 14 presso la Cittadella Universitaria. Tutti i curiosi che verranno a scoprire lo sport della mente riceveranno uno dei gadget forniti dalla Federazione Italiana Gioco Bridge.

Giuseppe Borzì, professore di educazione fisica alla scuola superiore, in prima linea nell’organizzazione dello spazio dedicato al Bridge al GIMAT, ha un’estesa esperienza di insegnamento del Bridge nelle classi. “Noi lo chiamiamo ‘lo sport con le carte’, perché è molto più che un gioco. In passato aveva una diffusione impressionante, tanto che i libri di Bridge erano fra i best seller nel mercato americano. L’introduzione delle nuove tecnologie e dei giochi elettronici ha ridotto il numero di appassionati fra i giovanissimi. Nella scuola in cui insegno, molti ragazzi non sapevano di cosa si trattasse… prima che io portassi le carte sui banchi! Il Bridge è un alleato prezioso per sviluppare memoria, ragionamento, capacità di risolvere problemi, strategia e logica. Una volta che lo conoscono, molti ragazzi se ne innamorano.” Borzì, che insegna anche lo sport della mente presso l’Associazione Bridge Catania, quest’anno ha avuto la soddisfazione di veder salire i suoi Allievi sul gradino più alto del podio nazionale.

Fra gli Allievi di Borzì c’è anche Paola Caruso, l’insegnante di matematica della scuola secondaria di primo grado che lo sta affiancando nell’organizzazione di questo appuntamento e che in realtà aveva precorso le tappe presentando un lavoro sul Bridge al GIMAT di Palermo 2017.

Silvana Bonocore, Presidente del Comitato Regionale di Bridge della Sicilia, ha dichiarato: “sono orgogliosa e soddisfatta dell’impegno di Giuseppe Borzì e dell’Associazione Bridge Catania per lo sviluppo del movimento degli allievi. ‘Pippo’ li cura con passione paterna e questo non manca di dare i suoi frutti. La partecipazione al GIMAT è volta a portare il Bridge a conoscenza dei docenti in modo che possano fare da tramite presso i loro istituti scolastici per valutare la possibilità di inserire il Bridge fra le attività facoltative.”

Francesca Canali  Bridge d'Italia online 12 ottobre

Ultimo aggiornamento Domenica 14 Ottobre 2018 08:54  

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